Un po’ di storia, per raccontare e ricordare ai consiglieri comunali e ai cittadini alcuni aspetti fondamentali della vicenda Multisala, sia per amor di verita’ sia perchè tutti possano avere la totale consapevolezza sull’atto che il Consiglio Comunale adottera’,evitando di concentrarsi solo ed esclusivamente solo l’ultima scelta, l’unica che sembra rimasta : spendere 2,7 milioni di euro per abbattere il Multipex e ripristinare il verde.

Dobbiamo analizzare “ la saga del Multiplex” in due periodi temporali : quello che va dal 1994 al 2005 e cio’ che succede dal 2006 in poi.
Mi spiego : prima del fallimento del 2006 e poi le conseguenze .

Conoscere per deliberare.

Il problema Multisala nasce dal comportamento contraddittorio di chi ci ha governato dal 1994 al 1999. Chi c’era ? il Sindaco Rijoff, una giovane assessore ai servizi Sociali Maria Fiorito, ora sindaco, il capogruppo dei popolari e poi Sindaco Fossati e il gia’ Sindaco Arch. Vigano’, capogruppo dei DS.
Per 4 anni, dal 1994 al 1998, la maggioranza di sinistra appoggio’ l’iniziativa di una Multisala nel Grugnotorto. ( vedasi verbali della commissione urbanistica)
Nel 1998, all’approvazione del PRG, si chiamava cosi’, ora e’ Piano di Governo del Territorio, quella amministrazione di sinistra cambio’ idea, negando al privato il permesso di costruire.
Da notare che della allora maggioranza di sinistra 3 componenti Vigano’, Gasparetto e Riva votarono a favore di un emendamento per la costruzione della Multisala, che fu respinto dalla maggioranza. 11 contro 9.

Ci fu un ricorso al Tar vinto dal privato Zaccaria e nel giugno 1999 l’inizio della prima amministrazione Zanantoni ( 1999-2004).
Per evitare, in accordo con la Regione Lombardia che non voleva fare ricorsi contro la decisione del TAR, una sconfitta al Consiglio di Stato e il pagamento di una penale di 10 miliardi di lire, inizia, nel 2000, l’iter della costruzione della Multisala, con un piano integrato di intervento ( uno dei primi in Lombardia).
In cambio di 15 sale, il privato cede al Comune 210.000 metri quadri di terreno nel Parco del Grugnotorto, che a sue spese deve piantumare e rendere godibile per i cittadini, manutenerlo per 10 anni e costruire un laghetto ( il tutto garantito da fidejussioni) e un miliardo di lire per Palazzo Brusa. ( utilizzato per la ristrutturazione degli spazi dove per esempio ora ci sono gli uffici della edilizia privata). Oltre ad aver versato gli oneri di urbanizzazione. Queste richieste furono anni dopo dalla Curatela, in una causa intentata contro il Comune di Muggio’ e persa, definite “IACULATORIE”. Questo a dimostrazione che l’interesse del Comune di Muggio’ e dei suoi cittadini fu sicuramente difeso. Iniziano i lavori che durano 4 anni.
Se la Tornado Gest ottenne i permessi ed ingenti finanziamenti dal Ministero dello Spettacolo, dalle banche per la costruzione della Multisala, vuole dire che la ricettività della nostra area era ritenuta sufficiente e il progetto imprenditoriale dava le garanzie necessarie per il rimborso dei finanziamenti.

Nel luglio 2004 cambia l’amministrazione, viene eletto Fossati ed iniziano i problemi.
Inaugurazione tormentata della Multisala del Dicembre 2004, fino all’arrivo dei Cinesi.
Ma come si doveva arrivare alla Multisala? Dalla tangenzialina Desio-Muggio’-Nova che non era pronta .
Perche’?
La tangenzialina Nova- Muggio- Desio che doveva alimentare il flusso in entrata ed in uscita dalla Multisala, il cui progetto era pronto gia’ nel 2003, fu bloccata dall’allora Sindaco di Nova Milanese Sig.Ra Laura Barzaghi ( centro sinistra) e guarda caso si e’ sbloccata con un nuovo percorso nel tratto di Nova Milanese, quando sia a Muggio’ sia in Provincia di Milano hanno vinto le sinistre.
Siamo nel 2007 e i lavori della tangenzialina iniziati finiranno anni dopo ( 20 anni per costruirla)

È nel 2005, infatti, che entra in questa vicenda anche l’imprenditore cinese Song Zhicai , che sostituisce una iniziativa imprenditoriale brianzola con una serie di situazioni societarie, personali etc che sono state vagliate dalla Magistratura.
Zaccaria, in quel momento, ha bisogno di denaro contante. E soprattutto di mostrare alla sua banca, la Unicredit Banca d’Impresa di Monza, un atto di compravendita del Magic Movie Park per poter ottenere un nuovo prestito da reinvestire in un altro multisala a Oggione.
Zhicai stacca un assegno da 2,1 milioni di euro di acconto ed entra in affari con Saverio Lo Mastro e Rocco Cristello.
A quel punto non resta che riempire il mercato, convincendo alcuni negozianti cinesi di via Paolo Sarpi a spostarsi dal centro cittadini nella nuova costruzione: il prezzo per l’affitto di un locale da 30 metri quadrati sarà di 35.000 euro

Il bazar cinese alla fine aprirà, ma durerà poco: Zhicai si “dimenticherà” di richiedere le autorizzazioni al Comune e di pagare quanto necessario e così, nel luglio del 2006, il Comune di Muggiò gli notifica una serie di ordinanze contro l’abusivismo e stacca la corrente elettrica al centro.
Intanto si susseguono gli incontri con il Prefetto di Milano per trovare una linea comune: come” far sloggiare i cinesi” o come” fare in modo che i cinesi possano restare”? Perche’ i cinesi sono stati imbrogliati da un loro concittadino e cacciarli per far rispettare la legalità sembra compromettere l’ordine pubblico. In parole povere i cinesi sono determinati a fare “ casino” e si teme per l’ordine pubblico.
Questo e’ un’ altro aspetto da chiarire: i cinesi devono andarsene in quanto la revoca di cui sopra toglie loro ogni possibilità di commercio al dettaglio e all’ingrosso ma sono in tanti e quindi si temono reazioni spropositate.

Dopo una settimana senza luce, i 170 commercianti cinesi del mall cinese si sentono truffati e assediano Song Zhicai per 24 ore dentro un bagno. Ne uscirà grazie a un’anonima telefonata che avvisa i Carabinieri . Ma i segni di quella rivolta sono visibili ancora oggi.
È la fine ingloriosa del faccendiere cinese, che finisce a processo assieme a tutti i soci delle operazioni finanziarie: Song Zhicai si salva dalle accuse di concorso in truffa e estorsione ai danni dei suoi connazionali, mentre per la Tornado Gest – dichiarata fallita nel gennaio 2007 con un buco da 57 milioni di euro – pagheranno i coniugi Zaccaria, che vengono condannati a cinque e quattro anni di reclusione. Saverio Lo Mastro e Stefano Firmano patteggeranno rispettivamente da quattro e tre anni di prigione per bancarotta fraudolenta.
Vengono invece tutti assolti dall’accusa di aver usato il multiplex come una ”lavanderia” di denaro sporco della ‘ndrangheta: per il riciclaggio non ci sono le prove.

Successivamente ( 2005/2006) il Ministero dello Spettacolo revoco’ la licenza per gli spettacoli in quanto ci fu piu’ un anno di interruzione delle proiezioni.
L’amministrazione Fossati il cui vice Sindaco era l’attuale Sindaco Maria Fiorito, dapprima canta vittoria poi si rende conto del pasticcio: la convenzione della Multisala e di tutto quello che si svolge dentro la struttura e’ legata allo spettacolo.
Senza le proiezioni tutte le attività commerciali devono cessare.

E in piu’ il contingente ( numero sale in relazione agli spettatori potenziali) e’ da tempo esaurito: in parole povere altre autorizzazioni il Ministero non puo’ darle ( nemmeno per un numero ridotto di sale).
L’amministrazione si sta rendendo conto che questa e’ una “ Vittoria di Pirro”.
La scatola vuota rischia di rimanere vuota.
A meno che l’amministrazione voglia ridefinire in altro modo l’area.
E fa capolino l’idea che mentre si sta ridefinendo l’assetto del nostro territorio con il nuovo PGT si possa sfruttare l’occasione di inserire anche l’area della Multiplex.

Una domanda per far cosa?

I curatori fallimentari avanzano una proposta di modifica delle norme che regolano la Multisala : per agevolarne l’acquisizione inserire una maggiore volumetria in altezza circa 10 metri e la possibilita’ di trasformare l’area anche in altro, senza ulteriore consumo di sedime.

In un incontro tenuto segreto per anni presenti il Sindaco Fossati e un esponente della curatela, il fallimento e’ del 2008, viene richiesta questa importante modifica a fronte dell’acquisto per 32,0 milioni di euro da parte di un privato.

Il Sindaco non accetta per non rischiare di essere sfiduciato dalla propria maggioranza e forse anche per una vecchia acredine politica.

Il PGT viene approvato dalla amministrazione Fossati e siamo alla meta’ del 2009 senza la modifica richiesta dai curatori.
Nel giugno del 2009, Zanantoni batte Fossati al primo turno di quelle elezioni e dovendo gestire le osservazioni accetta le richieste della curatela……sperando che non fosse troppo tardi….ma lo fu….

Siamo arrivati quasi ai giorni nostri
Con la Prima amministrazione Fiorito 2014-2019 e un lavoro fatto all’unisono con le opposizioni su richiesta della Curatela, l’amministrazione fa un altro sforzo per diminuire i gravami economici all’eventuale compratore dell’area , ma anche questo sforzo non dara’ i risultati sperati.

Ora, questa sera , con una votazione di cui gia’ sappiamo il risultato, non fosse altro che gia’ l’amministrazione sui social ha scritto che acquistera’ il Multiplex, siamo ai titoli di coda. Lasciatemo dire quasi alla fine. Il quasi non riguarda solo l’acquisto ma cosa succedera’ se effettivamente sara’ acquistato all’asta: abbattimento , bonifica dell’area e ripristino a verde e quindi? Tutto qui o c’e’ un progetto piu’ articolato?

Mi voglio rivolgere ai colleghi consiglieri affinche’ riflettano sulla vicenda e sui comportamenti di chi li ha preceduti e ne traggano un insegnamento dato che spero, conoscendovi e stimandovi tutti, che in futuro qualcuno di voi possa guidare la Citta’ di Muggio’ . Chi amministra una citta’ lo fa pro tempore . Chi gli succede non deve cercare rivincite a tutti i costi , soprattutto se chi paghera’ sara’ la Citta’.
Se ci sono progetti gia’ avviati e pagati non devono essere cancellati perche’ sono l’eredita’ di chi ci ha preceduti , che e’ stato alla guida della Citta’ per investitura popolare e non per grazia ricevuta.
Se il Multiplex ormai costruito, non fosse stato osteggiato, ma fatto funzionare, facendo tutti i controlli e pretendendo dall’imprenditore tutto quello necessario affinche’ l’attivita’ si svolgesse nella legalita’ non saremmo arrivati ad oggi.

Vi dico questo aggiungendo a comprova altre decisioni prese dalla mia amministrazione che sono state osteggiate :

Fillattici con l’area mercato e il campo sportivo.

La rotonda di via Silvio Pellico trasformata nel Semaforo intelligente con ingente perdita economica e gradi rotture di palle per le code.

Il progetto Ravizza “ Polo di eccellenza per le disabiliuta’ .

Qui mi fermo, sperando per le nuove generazioni di amministratori, che questa serata venga ricordata e non vengano fatti gli stessi errori.

Come ha scritto il presidente Obama nel suo ultimo libro “Una Terra Promessa” , chi amministra lo fa pro tempore e nell’interesse di tutti. Poi dovra’ lasciare, si spera, con una situazione migliore di quella che ha trovato.

Sull’ordine del giorno Forza Italia si asterra’